
Con alcuni dettagli di misure “reali” …
Recentemente ho acquistato il finale EPX4000 per pilotare le mie due unità bassi basate sul Woofer CIARE HW380 (si si è un componente della linea Home … ahahah ), le cui specifiche prevedono una potenza RMS di 300W ed una massima di 500W; prima di questo avevo acquistato un EPQ2000 per pilotare un “vecchio” CIARE PW322 da 12”
Questi finali appartengono ad una recente linea di amplificatori “tradizionali”, con l’unica differenza che la EPQ non prevede il funzionamento su carichi pari a 2Ohm stereo e 4Ohm a ponte, e rappresentano i modelli di punta delle rispettive serie; in sostanta sono le ultime due linee di amplificatori “analogici” mentre l’ultima in termini di tempo è la iNuke basata su amplificatori digitali (che non mi piacciono).
Prima di passare ai dettagli dei due amplificatori, con particolare riferimento all’ EPX4000 vorrei spendere alcune parole sul modo che usa behringer per dichiarare la potenza dei sui amplificatori da un po’ di tempo a questa parte, frutto di esperienze su modelli un po’ meno recenti (EP2000) e su una lunga discussione avuta con il loro supporto; prima di tutto mi è stato riferito che le condizioni di test sono “ideali”, per cui ho dedotto che si affidino ai 230V stabilizzati. In seconda istanza alcuni modelli presentano dichiarazioni del tipo “XOhm per channel, stereo” ed in questo caso, confermato dal supporto, si tratta della massima potenza in configurazione stereo con 1 canale in funzione; devo essere sincero che per l’ EPQ2000 mi sono trovato un po’ spiazzato.
Detto questo ecco di seguito le specifiche dei due amplificatori:


Come si può vedere il’ EPX4000 viene dichiarato per 530W RMS su 8Ohm con entrambe i canali in funzione; a breve vedremo come sia un valore un po’ troppo ottimista; andando un po’ indietro nel tempo possiamo notare come per il vecchio EP1500 le specifiche coincidessero con il dato reale misurato, come su può vedere in questo test. Stessa cosa per l’EP2500, testato più avanti. Con i modelli successivi invece, come l’ EP2000 che avevo, Behringer ha iniziato ad andare alla deriva con le dichiarazioni sulla potenza RMS, e ad oggi si può considerare la potenza reale praticamente il 20% in meno di quell dichiarato per modelli tipo l’ EPQ (“XOhm per channel, stereo”) e circa il 15% in meno per modelli tipo l’ EPX (“Stereo, both channels driven”). Quindi al momento dell’acquisto dell’ EPX, memore delle precedenti esperienze con l’ EPQ, sono partito per l’acquisto pensando ad un ampli da 450W/8Ohm contro i 530W dichiarati
Detto questo posso confermare come entrambe i modelli siano di buona fattura nonostante l’assemblaggio cinese, seppur utilizzino componenti di qualità mediocre per i condensatori (DECON o XUNDA) e discreta per gli integrati (JRC4580, usati anche nella serie CPX di Crest); per contro i QSC, ai quali i Behringer fanno praticamente capo, usano condensatori ELNA e il famosissimo e affidabilissomo NE5532. Con un minimo di spesa ed un po’ di lavoro con il saldatore si potrebbero sostituire i condensatori di filtro sull’alimentazione e gli integrati con un notevole guadagno in termini di qualità, e magari anche qualche integrato; ma questa è tutta un altra storia … o un altro blog 
Vediamo alcune immagini dell’ interno dell’ EPX4000
questa in sistanza conferma che l’EPX4000 non è nient’altro che una “rimarchiatura” dell’ EPX3000, ed infatti le specifiche sono praticamente coincidenti; si noti anche il riferimento all’ EPX2000 sulla scheda (adesso EPX2800).

Qui vediamo il dettaglio delle tensioni di alimentazione, 65V/100V che esprimono i valori a vuoto; si tratta in sostanza degli stessi valori riportati negli schemi dei QSC CX-702 e DCA-2422, dichiarati per 425W/8Ohm e 700W/4Ohm (tenete bene in mente questi valori). Per l’EPQ2000 i valori sono 55V/85V ( a vuoto le tensioni di alimentazione risultano 55V/95V, probabilmente sotto carico l’ EPQ2000 scende di circa 10V), ma non ho trovato uno schema equivalente sul sito QSC; viste anche le dimensioni e le caratteristiche tecniche dovrebbe ispirarsi alla serie GX.

Questi sono i condensatori principali sull’alimentazione ad alta tensione, 4×2200 in serie a coppie, come su molti modelli QSC, mentre l’ EPQ2000 ne presenta solo 2 da 1500uF

Dettaglio dei condensatori di alimentazione sulle due tensioni 65V/100V: un totale di 16 condensatore da 470uF mentre i QSC CX e DCA ne hanno 20 in totale, ma data la frequenza di lavoro la differenza in termini di capacità di pilotaggio è minima. Chissà se cambia qualcosa sostituendoli con dei PANASONIC a bassissima impedenza 

in ultimo il dettaglio del tunnel di raffreddamento, leggermente rastremato all’uscita, probabilmente per compensare la minore velocità del flusso d’aria in quella posizione

Dopo questa prima ispezione, eseguita il giorno stesso dell’acquisto ho collegato l’ EPX4000 all’oscilloscopo e le sue uscite ad un carico di 8Ohm composto da 4 resistenze da 2Ohm/50W in alluminio montate su un dissipatore, quindi un carico nominale di 200W: data la loro caratterisca con un “duty cycle” di 5s (on/of) il pacchetto può arrivare fino a 1000W. Nei miei test utilizzo per i segnali sinusoidali un ciclo di 5s On e 10s Off per cui il limite si sposta ancora più in alto.
Passiamo adesso ad alcuni dati che ho rilevato: utilizzando una sinusoide a 100Hz (troppo comodo fare i test ad 1Khz!) l’EPX4000 evidenzia i primi segni di clipping a 59.5V RMS con un carico di 8Ohm, il che si traduce in una potenza pari a 442W, e tutto torna con i425W/8Ohm
dei QSC citati prima; questa è anche la massima tensione che il limiter permette di erogare su 8Ohm. Poco dopo il test ho scoperto che in casa stava “girando” un phon … ad ulteriore conferma del test in condizioni “reali”.
Passando ad un carico di 4Ohm il clipping avviene a 54V RMS pari a 730W, tutto questo è un ulteriore conferma della coincidenza dell’ EPX4000 con le specifiche del CX-702 e del DCA-2422.
Visto i precedenti dati e le premesse fatte prima l’ EPX4000 mi sembra un buon “value for money”: 325€ da Lucky Music a Milano.
Riporto per completezza anche la potenza su 8Ohm che avevo rilevato tempo prima sull’ EPQ2000: ai primi segni del clipping siamo a 55.5V RMS pari a 385W contro i 500W dichiarati, ma ricordatevi come erano le specifiche; a proposito adesso l’ EPQ2000 lo portate via con 250€ e siccome mi aspetto almeno 550W circa su 4Ohm praticamente con 500€, se non avete problemi di ingombro, vi fate un finale stereo da piu di 1000W per canale (usandoli a ponte), a patto di usarlo solo su 8Ohm. Stesso discorso per l’ EPX4000 … circa 700€ per fare l’equivalente di un finale stereo da oltre 1400W RMS su 8Ohm…
Prissimamente aggiornerò il blog con le prove su 2Ohm per l’ EPX4000 e su 4Ohm per l’ EPQ2000, per completare anche in quadro delle potenze a ponte
Vediamo ora una piccola nota negativa che accumuna i due amplificatori e che ho potuto scoprire mentre li avevo sotto l’oscilloscopio; i due finali in questione, ma sicuramente anche gli altri modelli delle stessa serie, cosi come le “vecchie” serie EP e molti finali di altre marche (tranne i CPX di Crest e i PV di Peavey, che poi sono la stessa cosa e ragionevolmente anche gli altri modelli dello stesso gruppo) sono praticamente senza polarizzazione dei finali, o molto scarsa. Questo si traduce in una consistente distorsione di incrocio ed altrettanti elevati livelli di distorsione alle alte frequenze.
Questa è la sonusoide a 15Khz 2,83V RMS su 8Ohm presa sull’ EPQ2000, e quella dell’ EPX4000 è molto simile; si nota una consistente distorsione di incrocio…

A riconferma di tutto questo se guardiamo l’immagine di seguito, roportata da una prova del vecchio EP1500

ci accorgiamo come alle alte frequenza per effetto della scarsissima polarizzazione la distorsione è molto elevata, quasi il 2%; stesso discorso per l’ EP2500 che a 20Kz eroga circa 260W al limite dello 0,1% contro i 450W a 1KHz e 100Hz.
Se prendiamo ad esempio il Peavey PV2600 provato su un altro sito (praticamente identico al CREST CPX2600) notiamo come per effetto di una corretta polarizzazione la distorsione alle alte frequenze rimanga contenuta

A fronte di tutto questo una volta aperto l’ EPQ2000 ho individuato il trimmer per la regolazione della corrente di riposo e con un tester collegato alle resistenze poste sui finali ho regolato il trimmer per avere una minima polarizzazione dei finali stessi: il risultato ottenuto è praticamente l’immagine seguente, dove la distorsione di incrocio è praticamente sparita

Questo intervento al momento l’ho fatto solo sull’EPQ2000, che viene utilizzanto nella gamma 80Hz-1,8KHz, mentre sull’ EPX4000 che pilota due unità bassi non ho ancora effettuato la modifica. Chi avesse una minima dimestichezza in elettronica può cimentarsi in questa operazione e settare un minimo di corrente di polarizzazione per migliorare in modo consistente la figura della distorsione alle alte frequenze di questi due amplificatori, bastano pochi mV, tra 3 e 5; ripeto non sono gli unici a soffrire di questo piccolo “difetto” …
Aggiornamento del 29/12/12
Come anticipato oggi ho misurato la potenza a ponte dell’ EPQ2000 su 8Ohm, utilizzando lo stesso metodo visto sopra, quindi 5s On e 10s Off; la tensione RMS raggiunta da ogni ramo (quindi l’equivalente di un carico di 4Ohm) prima del clipping è stata di 45,5V, quindi 91V RMS totali, equivalenti a poco piu di 1030W RMS su 8Ohm o circa 515W RMS su 4Ohm.
La cosa che ho notato durante il test è che con il limiter inserito con un minimo di “overdrive”, giusto per farlo intervenire, la tensione RMS dopo circa 2s scende a 43,5/43V quindi a circa 470/460W su 4Ohm o 940/920W a ponte su 8Ohm.
Un’ ulteriore piccola nota; la prova è stata eseguita usando una prolunga da 3m (cavo 3×2,5 mm2) collegata ad una ciabatta da rack (con cavo da 1,5m) che poi alimenta l’EPQ2000, quindi di nuovo in condizione d’uso reale. Inoltre ho notato che per tutta la durata del test, anche a varie potenze ma sempre abbastanza sostenute la ventola non ha aumentato ti velocità e l’aria in uscita era tiepida.
Aggiornamento del 30/01/13
l’ EPQ2000 da oggi è in vendita per passaggio a finale di potenza superiore: chi fosse interessato può contattarmi per i dettagli.
Nel frattempo, dopo avere ricablato l’unità di distribuzione dell’alimentazione presente nel rack, come descritto nell’ articolo sul Crest CC4000, ho rieseguito i test a ponte su 8Ohm ed i risultati sono stati interessanti, come si vede nella foto allegata.

Come si vede ai primi segni del clipping siamo a 98.6V RMS che corrispondono a 1215W (600W/4Ohm Stereo);con in limiter inserito la tensione in uscita viene bloccata praticamente a circa 96,5V, corrispondenti a circa 1165W (580W/4Ohm Stereo); praticamente circa il 10% in più di prima dell’intervento sul distributore, con la tensione di rete che è scesa da 238V a 232V misurata su una delle uscite del distributore stesso. Vorrei ricordare inoltre che la presa nel muro è comunque da 10A e sicuramente cablata con un cavo da 1mm2